Maurizio Cancelli vive nel villaggio omonimo di Cancelli
frazione del comune di Foligno (Perugia). La sua
Famiglia è legata ad una tradizione terapeutica le cui
radici sono riconducibili a valori del primo cristianesimo:
ospitalità, fede, comunione dei beni. L’albero genealogico
è documentabile a partire dal 1250.
Dopo varie esperienze artistiche con gallerie italiane
e tedesche ha scelto di vivere nella sua montagna e
da decenni ha impegnato la sua vita e la sua ricerca
artistica nella difesa del luogo montano ormai spopolato
ed in completo abbandono. Ha realizzato fin dal
1980 numerose iniziative culturali in difesa del territorio
creando rapporti internazionali con artisti e uomini
di cultura. Oggi costruisce installazioni con geometrie
e prospettive per affermare un nuovo umanesimo. Una
visione che vada oltre la miseria e le tristezze umane
della contemporaneità.
OLTRE IL COLORE
ACCELLERATORE CROMATICO: IL BOSONE DI HIGGS, PARTICELLE IPERCETTIVE NEI COLORI PRIMARI. GEOMETRIE IN MOVIMENTO
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Cancelli è il nome di luogo di una frazione territoriale nel comune di Foligno; Cancelli è anche il cognome di un gruppo parentale antichissimo (se ne ha documentata testimonianza dal Duecento) diventato una stirpe ivi residente senza soluzione di continuità. La stirpe a cui appartiene Maurizio Cancelli. Situato nell’entroterra appenninico a 900 metri sul livello del mare, Cancelli dista trenta chilometri da Assisi; è parte di un sistema di piccoli villaggi che
negli ultimi anni hanno subìto un completo spopolamento e si apprestano a vedere il crollo delle strutture architettoniche.
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Con l’installazione “Villaggio Terra”, Maurizio Cancelli esprime gratitudine nei confronti del notevolissimo impegno della United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD) nel promuovere azioni in difesa delle comunità rurali di tutto il mondo. Esaltare i territori, le loro caratteristiche ed espressioni economiche, significa confermare alle comunità locali il diritto di vivervi; significa riconoscere alla terra il ruolo di supremo bene comune-civico, appartenente a chi vi risiede; significa promuoverne peculiarità e diversità; armonizzare le diversità può favorire la gioia dell’esistere.
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Maurizio Cancelli rivive in sé la dimensione prettamente umanistica del pittore-architetto. È come un Leon Battista Alberti, un Francesco di Giorgio Martini, un
Piero della Francesca redivivi. Ma, in proposito, può essere addirittura proposto un esempio che non si potrebbe immaginare più emblematico. Il misterioso pittore che nella seconda metà del Quattrocento dipinse quel mirabile capolavoro da tutti noi oggi chiamato la Città Ideale (Urbino, Galleria Nazionale delle Marche) manifesta una mentalità e un intento analogo a quello che oggi Cancelli assume su di sè.
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La mostra PROSPETTIVE IN SANTA GIULIANA di Maurizio Cancelli si compone di trenta opere di medie dimensioni, alcune di grandi misure e di una installazione m. 4X4, L’occhio nel flauto. La accoglie il grande spazio del complesso monumentale dell’ex monastero benedettino di Santa Giuliana a Perugia, un edificio imbevuto di una lunga storia e, negli ultimi due secoli, per le vicende politiche che hanno segnato quei tempi, oggetto di un continuo riuso: granaio, ospedale militare e ora scuola di lingue dell’esercito.
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Nazzareno
in una stalla... sei nato, incensato, osannato, perseguitato... sulle braccia di tua madre a cavallo di un asino tuo padre fuggendo ti portò in un paese straniero, migrante.
Umiliato, tradito, innocente... ti hanno crocifisso. L’atto più bestiale e brutale che l’uomo abbia mai utilizzato, per sopprimere l’altro.
Nazzareno... Nazzareno... non nascere più.
Sulla croce hai perdonato, ..il silenzio di tuo Padre... tuo PADRE...
Hanno utilizzato il tuo VERBO... per dominare e brutalizzare …l’umanità credente... “Ama il Prossimo tuo”... Dopo duemila anni segnati da menzogne, imposture e macellazione umana, l’esortazione... “Dio salvi...”, il potere degli umani in nome Tuo.
Nazzareno... Nazzareno... non nascere più.
Oggi tutto è asservito, mondo vegetale, animale, clima, il pianeta terra.
Le intelligenze per conoscere le armonie della materia e della Luce. Bellezza del … “ Creato”
Saperi per lenire le disarmonie... sofferenze dei corpi.
Tutto per ammucchiare potere e finanza, l’ingordigia, l’egoismo insensato di Caino.
Gesù... Cristo.. Grida... grida... strilla, .perché…. perché... il tuo silenzio assordante
PADRE... Padre... misericordia... misericordia... per i figli di Abele.
Nazzareno... Nazzareno... non nascere più.
In questi ultimi anni più volte sono stato invitato a testimoniare la tradizione secolare della mia famiglia, anche alla luce degli scritti di Michele Faloci Pulignani.
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